venerdì 5 luglio 2013

E’ tutto oro quello che luccica?

Riceviamo e inoltriamo la risposta del Presidente del Fondo Pensione Agenti Francesco Pavanello alla nostra del 5/7 u.s. Nel contempo ringraziamo lo stesso  per il gentile e puntuale riscontro dato.
Un cordiale saluto.
UNIA

Da: Francesco Pavanello [mailto:francesco.pavanello@fonage.it]
Inviato: martedì 9 luglio 2013 14.31
A: info
Cc: dasta@snaservice.it
Oggetto: Risposta del Presidente del Fondo Pensione Agenti Francesco Pavanello alla nota dell'Unia del 5 luglio 2013.


In replica alla mia mail di risposta ai quesiti posti da Unia, ne ricevo una seconda dal titolo "E' tutto oro quello che luccica?" con la quale la stessa Unia ripropone una serie di domande e richieste di precisazioni alle quali in gran parte ritengo di aver già risposto con la mia precedente.

Osservo altresì che alcune delle informazioni richieste possono essere facilmente ricavate consultando la relazione del CdA del Fondo Pensione al Bilancio 2012, già da tempo a disposizione di tutti sul sito www.fonage.it.

Ho l'impressione inoltre che alcune delle domande riproposte, utilizzando strumentalmente il Fondo Pensione Agenti, si prefiggano obiettivi diversi da quelli degli specifici chiarimenti richiesti e sono convinto che alimentare un dibattito politico-sindacale sulla “pelle” del Fondo Pensione non sia utile a nessuno: né a chi legittimamente vuole dibattere sulle questioni sindacali della categoria, né, tantomeno, agli iscritti al Fondo Pensione stesso.

Sono certamente favorevole allo scambio di idee, soprattutto se finalizzate a meglio chiarire l’attività che il Fondo Pensione Agenti svolge nell’interesse dei propri iscritti, ma proprio in ragione della trasparenza più volte richiamata, in futuro ho intenzione di confrontarmi soltanto con interlocutori reali e non più con una sigla che pretende trasparenza, ma che nel suo sito internet non fornisce alcuna informazione sulla composizione degli organi rappresentativi.

Ciò premesso, rispondo comunque punto per punto alle domande che riguardano il Fondo Pensione, ritenendo che ciò sia dovere del Presidente di un ente che gestisce i contributi di tutti gli aderenti senza distinzioni politico-sindacali.

Nel merito:

  1. Non ho sostenuto che il Presidente dello SNA non ha un ruolo, ho affermato che non ha un ruolo diretto e cioè che non è lui da solo a designare la terna. Tanto è vero che ha convocato una riunione organizzativa tra i Delegati proposti dallo SNA, per favorire una scelta consapevole e democratica. Tra l’altro questi Delegati sono stati inseriti nella lista, eletta per referendum tra gli iscritti nel 2010, su proposta del precedente vertice SNA.
  2. La presidenza SNA, da parte sua, ha indetto una riunione organizzativa preliminare per una valutazione generale sull’attività del Fondo Pensione Agenti, in previsione dell’Assemblea dei Delegati. Mi hanno poi riferito i partecipanti che nel corso della riunione sono stati trattati diversi argomenti utili ad affrontare con cognizione di causa e fondatezza di giudizio l’imminente Assemblea. Mi è stato inoltre riferito che nel corso della riunione sono stati gli stessi partecipanti ad indicare i nominativi per la carica di Consigliere di amministrazione; candidature che la presidenza SNA ha fatto proprie nel corso dell’Assemblea dei Delegati per tramite della collega Giorgia Pellegrini, allora vicepresidente nazionale SNA e componente dell’Assemblea stessa. La finalità della riunione dunque, era certamente nota a tutti, ma i contenuti e le decisioni assunte non potevo certo conoscerle prima.
  3. Nessuna reticenza sugli interessi gestiti dal Fondo: a domanda generica non si può che rispondere in maniera generica. Tutta l’attività del Fondo è regolata da una legge dello Stato e dalle norme dello Statuto e del Regolamento approvato dalla Assemblea dei Delegati e dall’Autorità di vigilanza. Le scelte operative sia di natura finanziaria che amministrativa sono del Consiglio di amministrazione e la loro esecuzione è demandata al Direttore generale ed alla struttura del Fondo. L’attività del CdA e della struttura è ampiamente illustrata nelle relazioni annuali pubblicate sul sito ed a disposizione di tutti gli iscritti ed è sotto il controllo sia dell’Autorità di vigilanza (Covip) sia dell’Assemblea dei Delegati che approva il bilancio annuale. Il patrimonio del Fondo è gestito direttamente dall’ufficio finanziario del Fondo stesso, sotto la guida ed il controllo del Consiglio di amministrazione, senza la presenza di gestori esterni.
  4. Sui compensi mi pare di essere stato chiaro. Quando affermo che oggi i compensi per tutte e due le società ammontano complessivamente a 98.000 euro, significa che tutti e sette i componenti del CdA per tutte e due le società ricevono un compenso complessivo di 98.000 euro lordi (corrispondenti, in media, a 14.000 euro lordi l’anno ciascuno per tutte e due le società, e quindi, sempre in media, a 7.000 euro lordi l’anno ciascuno per ogni società).
  5. La riduzione di 121.000 euro si riferisce ai compensi dei componenti del CdA e si è realizzata semplicemente diminuendo i precedenti compensi che ammontavano complessivamente a 219.000 euro lordi (corrispondenti, in media, a 31.285 euro l’anno lordi ciascuno per tutte e due le società, e quindi, sempre in media, a 15.642 euro lordi l’anno ciascuno per ogni società).
  6. Nessuna legge impedisce la presenza del Direttore generale del Fondo Pensione nel CdA delle società immobiliari, né la sua partecipazione può rappresentare un conflitto di interessi. Anzi al contrario costituisce un presidio di controllo ed offre un contributo tecnico importante per le decisioni da prendere, oltre a rappresentare un utile collegamento con la struttura tecnico-amministrativa del Fondo stesso.
  7. Rifiuto con fermezza l’insinuazione che in alcuni miei passaggi intendessi ipotizzare un comportamento omissivo del Presidente che mi ha preceduto. Sono fermamente convinto, ed i miei primi giorni di presidenza me lo stanno confermando, che la precedente gestione ha operato con correttezza e nell’interesse degli aderenti. Del resto ciò è testimoniato dai risultati raggiunti, dall’efficienza della struttura e dalla circostanza, non secondaria, che il Fondo ha superato indenne una accurata ispezione dell’Autorità di vigilanza.
Come per la mia prima mail di risposta, chiedo che la presente replica sia indirizzata a tutti gli stessi destinatari ai quali e stata inviata la mail oggetto di questa mia replica.

Cordiali saluti a tutti.

9 luglio 2013
Francesco Pavanello


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FONDO PENSIONE PER GLI AGENTI
PROFESSIONISTI DI ASSICURAZIONE
IL PRESIDENTE
Francesco Pavanello
Tel. 06 6976431


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Non è una domanda retorica e neanche provocatoria, è una semplice domanda.


Nel prendere atto che il Neo-Presidente del Fondo Pensione Agenti, Francesco Pavanello, contrariamente a quanto accadeva in passato, non ha fatto finta di nulla ma ha risposto alle nostre domande, vogliamo precisare alcuni passaggi, per tentare di evitare che le stesse sembrino “considerazioni che ci appaiono quantomeno maliziose“.

Il Presidente dichiara: “Il Presidente dello SNA non ha un ruolo diretto nella nomina dei componenti del CDA del Fondo Pensione “,……………..” ne consegue che il Presidente dello SNA può soltanto indicare la terna dei candidati da eleggere nel CDA del Fondo Pensione“.

Ci sembra che il conto non torni.


DOMANDE:

  • Se non ha un ruolo, come può indicare la terna?
  • Quanti e quali nomi sono stati indicati dal Presidente SNA, in occasione dell’ultimo rinnovo del CDA del Fondo Pensione, anche alla luce dell’incontro “organizzativo” richiamato dal Presidente FPA, per sottolineare la sua assenza, ma di cui immaginiamo potesse conoscere già i contenuti?
Notiamo poi una certa reticenza sul discorso degli “effettivi interessi gestiti dal fondo”, la risposta è molto generica, noi vorremmo sapere “concretamente” chi e come incide nelle scelte, anche quelle relative alla nomina e selezione dei gestori.

Parliamo ora dei compensi, anche in queste risposte, ci sembra, non si abbiano dati “certi” ma proviamo a riepilogare: 

Il Presidente Pavanello ci dice: “Il CDA del Fondo riceve complessivamente € 210.000,00 annui lordi, (il Presidente € 60.000,00 i Consiglieri € 30.000,00 cadauno), INOLTRE i sette amministratori delle due società immobiliari di proprietà del Fondo, (che sono i sei del CDA del Fondo più il Direttore Generale dello stesso) ricevono complessivamente un compenso annuo lordo di € 98.000,00 (€ 121.000,00 in meno rispetto alla precedente gestione).

Ci scusi il Presidente Pavanello, ma non ci sembra molto chiaro.

Il compenso del CDA del Fondo Pensione è chiarissimo;

il compenso delle Immobiliari (€ 98.000,00 che si somma a quello del Fondo Pensione), è riferito ad ogni singola società immobiliare, e quindi da moltiplicare per due e dividere per sette? o è riferito al compenso complessivo per le due società immobiliari e quindi solo da moltiplicare per sette? (tutti questi soldi sono pagati con i contributi ricevuti da chi è agente in attività).

La riduzione di € 121.000,00 rispetto alla precedente gestione, a cosa si riferisce? Come si è realizzata?

Può il Direttore Generale del Fondo Pensione (dipendente stipendiato dello stesso), essere anche componente il CDA di due società immobiliari di proprietà dello stesso Fondo Pensione?

Sulle ulteriori considerazioni espresse nella risposta, che ci sembra vogliano “giustificare” la creazione della seconda società immobiliare, “IM-AGE”, ci asteniamo dal fare commenti, ci sembra sia sufficiente leggerle per averne un’idea.

Ci gratifica e ci conforta che già alla prima riunione del CDA del Fondo Pensione, a guida del Presidente Pavanello, si siano fatte proposte di riduzione dei compensi e di fusione delle due società immobiliari, quello che forse ci gratifica meno, pur nella sua concretezza, è il dover immaginare che, forse, il precedente Presidente del Fondo Pensione, non avrebbe fatto tutto quello che avrebbe potuto fare per meglio perseguire gli interessi della categoria, almeno questo è quello che ci sembra appaia da alcuni passaggi delle risposte che abbiamo letto.

Comunque, nel dare ancora atto al Presidente Pavanello di essere “UOMO LIBERO E DI SANI PRINCIPI“, cosa che ci sembra di non poter ripetere per il Presidente dello SNA, (in ragione delle sue tante non risposte alle domande che gli vengono poste), fiduciosi che vorrà coerentemente rispondere anche a queste nostre precisazioni, in considerazione che i soldi di cui ragioniamo sono i soldi di tutti gli Agenti di assicurazione che pagano annualmente il loro contributo, che si somma a quello versato dalle Compagnie, invitiamo quanti fossero interessati , a partecipare con spirito costruttivo, allo scambio di idee in corso, onde favorire un processo di crescita anche partecipativa e non solo culturale.

UNIA

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