martedì 28 maggio 2013

“Non ragioniam di loro, ma guarda e passa” (Virgilio a Dante, Inferno, canto III)

Leggendo la newsletter SNA n° 55-2013, non abbiamo trovato altro “titolo” che meglio potesse sintetizzare lo stato attuale del Governo del (nostro?) Sindacato.

E si cari Colleghi, con una leggerezza incredibile, ci viene raccontato che l’Esecutivo Nazionale continua a frantumarsi, che ci sono dimissioni dagli incarichi, che forse la gestione del Territorio e l’assistenza  ai colleghi non c’è più, o meglio, leggiamo più avanti che c’è una collega pronta a sacrificarsi ed immolarsi sull’altare del “servizio agli iscritti”, si, “servizio”, perché questo dovrebbe essere il Coordinamento del Territorio, o abbiamo capito male? E’ forse diventato l’organizzare il territorio fare “feste”, “gite ed escursioni, in Italia e all’estero”, e tanto altro ancora? Speriamo di no, anche perché purtroppo la necessità di essere assistiti per i colleghi in difficoltà, anziché diminuire ultimamente è in consistente aumento.

Ci viene poi detto che anche la Vice Presidente ha rimesso l’incarico, non di Vice-Presidente, ma di responsabile del Territorio, ma non preoccupiamoci, nella seconda parte viene chiarito che il “Berlusca“ aveva già previsto tutto,  tanto che “… secondo la strategia messa a punto dal Presidente alcuni mesi fa.”
Dunque possiamo stare tranquilli, prosegue a grandi passi la realizzazione del Programma Congressuale.

Già, i Gruppi Aziendali che non hanno avuto ascolto se ne sono andati costituendo ANAPA,  quindi è ovvio che la figura del Responsabile dei rapporti con i GAA,  possa passare da chi è, oltre che componente dell’Esecutivo Nazionale SNA, anche all’interno della Giunta di quello che probabilmente diverrà il più grande GAA, presente in Italia, (per i Colleghi rappresentati), ad un altro Collega certamente ricco di buona volontà, ma forse decontestualizzato rispetto ai problemi sul tappeto oggi, ancorché essendo oggi e ieri,  come meglio descritto nella news,  già impegnato in tante realtà, possa certamente attingere alla sua esperienza e a qualche “consigliere”.

Ma la “ciliegina sulla torta” arriva ora, dando prova della sua “forza”, il “nostro Berlusca” afferma: “… sono pronto, se necessario, alla sostituzione negli incarichi e, in caso di defezioni, a provvedere prontamente ed efficacemente all’integrazione dell’Esecutivo, per non rallentare le attività nelle quali lo stesso è impegnato per la realizzazione del programma votato dal Congresso”.

E non è ancora finita, infatti a “chiosa” di tutto c’è un’ulteriore commento:  “Come ogni buon allenatore sono preoccupato di tenere in campo sempre la migliore formazione, composta non necessariamente dai migliori giocatori in assoluto, ma da coloro che, in quello specifico momento, sono in grado di sviluppare il miglior gioco”.
Tradotto in “politichese” potrebbe significare: “non interessa quanta esperienza e competenza abbiano i colleghi, è indispensabile che siano allineati e coperti con i desiderata di chi detta le regole e stabilisce gli obiettivi, - come forse è già avvenuto per il Fondo Pensione - e come forse potrà avvenire per tutti gli altri incarichi che lo SNA assegna o partecipa ad assegnare, in virtù della sua rappresentatività”. ??????????

Ci piacerebbe avere delle risposte, ma la “Casa di Vetro” ultimamente ha avuto bisogno di essere “restaurata”, e quindi con i “lavori in corso” è impossibile parlare con le “maestranze”, ma la sensazione che noi viviamo è di grande disagio, non vogliamo azzardare paragoni forse impropri, ma il mormorio che ci arriva dalla base, se fosse confermato, potrebbe farci ricordare personaggi della Storia d’Italia e D’Europa che non hanno certo brillato per l’epilogo delle loro carriere.

Bene (????????????) cari Colleghi, riteniamo che se avessimo avuto bisogno di conferme, circa la certezza che l’attuale Presidente dello SNA, ha perso il contatto con la realtà e con la base, questa  newsletter ci offre, a noi sembra, delle argomentazioni chiare, nette, inoppugnabili, circa il suo modo di concepire il Sindacato Nazionale Agenti, i Componenti dell’Esecutivo Nazionale e gli iscritti.

Abbiamo notizie di tante e tante lettere di protesta,  rivolte al vertice SNA tanto da Presidenti Provinciali quanto da semplici Iscritti, che vengono accuratamente ignorate, come certamente è ignorato il richiamo che da più parti è stato e viene costantemente fatto al rispetto dello Statuto e del Programma Congressuale. Ma dopo questa newsletter ci sembra che stupirsi sia pleonastico, assurdo, inutile.

Ci sembra che Il Presidente abbia  detto: “LO STATO SONO IO”, chi si mette contro lo Stato è fuorilegge.

Allora che vogliamo fare Cari Colleghi? Vogliamo dargli ragione o forse è necessario che chi ha buona volontà, disponibilità,  coscienza e conoscenza di Categoria e Sindacale inizi a rimboccarsi le maniche per iniziare un vero cambiamento ??????

Sono cambiati i suonatori, da circa 16 mesi, la musica è sempre quella.

Giunge ora la comunicazione della convocazione dell’Esecutivo Nazionale per il giorno 30/5 presso la sede del Congresso, guardate l’Ordine del Giorno e la durata dei lavori. E’ l’ennesima presa per i fondelli di cui crediamo non ci fosse bisogno?, comunque speso sull’altare della realtà vissuta in questi mesi, riteniamo serva ulteriormente a far riflettere coloro che ancora si lasciano abbagliare dalle belle parole, proclami ed urla, che più che identificare CONCRETAMENTE un “Percorso Sindacale”, ci sembra assomiglino sempre di più a “televendite”.

venerdì 17 maggio 2013

EPPUR SI MUOVE (Galileo Galilei)

Eh si cari Colleghi,

contrariamente a quanto molti hanno sostenuto, pensato, creduto, auspicato, sperato, desiderato, finalmente il vero volto del  “nostro”  “Berlusca”,  inizia ad essere una cosa concreta, tanto concreta da portare diverse Sezioni Provinciali SNA a prendere posizione, con Documenti Ufficiali, nei confronti di una situazione sempre più penalizzante e sempre meno utile agli interessi della nostra categoria.

Ovviamente quanto è in atto, non ci gratifica, anzi ci mortifica oltre ogni ipotesi, poiché oltre al danno di questa oramai palese incapacità di Governo, si aggiunge la beffa di sapere che, il “paladino della trasparenza”, omette di comunicare agli interessati (colleghi iscritti), che uno dei pilastri del servizio di assistenza Sindacale, (il Collega Prandi), ha rinunciato all’incarico, da diverso tempo, e, scrive attraverso una sua e-mail che non ha ritenuto di doverlo comunicare perché
“… nella speranza di poter contare su un nuovo coinvolgimento ...“.

Evidentemente, siamo portati a credere, che le ragioni di Prandi non fossero  “personali”, come non lo sono certamente state quelle del Collega Guidolin, di altre situazioni non abbiamo conto, anche se, certamente ricorderete l’ultima nostra comunicazione, nella quale riferivamo di “voci e previsioni”, bene, siamo in grado di avere la conferma che il Collega Francesco Pavanello, è stato già eletto Presidente del Fondo Pensione Agenti. (Il tempo ci dirà se anche le altre “voci/previsioni si realizzeranno).

Ma non finisce qua, oggi ne abbiamo documentata un’altra, che vi raccontiamo anche per alleggerire i toni, prima che qualche “benpensante” venga a rimproverarci, come già accaduto in passato, di disturbare il “manovratore”,  (anche se intimamente siamo convinti che il “manovratore”, di noi se ne freghi alla grande).

Quest’oggi, alcuni colleghi, sulla scorta della circolare “prenotazioni alberghiere”, ha provveduto ad inviare le rispettive richieste di camere per il periodo congressuale, bene, al momento una, ma non sappiamo se ce ne siano altre, struttura alberghiera, ha rifiutato le prenotazioni, mettendo per iscritto, che in realtà per l’evento citato,  hanno ricevuto, a suo tempo, una telefonata, non seguita da atti ufficiali utili a fermare le camere, e pertanto, in assenza di conferme circa l’evento, non si sono sentiti impegnati ne obbligati a lasciare libere le stanze che, nel frattempo, sono già state impegnate per altri eventi.
Morale della favola, non sappiamo quanti hotel siano stati coinvolti in questo “disguido organizzativo”, ma sappiamo che forse non ci saranno tante stanze disponibili per i Congressisti, un altro modo per evitare “indesiderate presenze”?

Vorremmo ora parlare brevemente del fatidico Congresso, per la prima volta un Congresso SENZA TEMA, una Tavola Rotonda dove non si ha notizia di cosa dovrà dibattere,  DUE GIORNI di lavori per (se va bene) 5 ore di dibattito.

E’ SCANDALOSO, una sola parola ci può sovvenire in simil frangente, VERGOGNA.

P.S.

Al Congresso di Milano, quello elettivo, il candidato Presidente uscito vincente disse “noi non ci faremo cacciare, un minuto prima, se capiremo di non essere all’altezza, lasceremo” – al Comitato Centrale di Fermo la citazione è stata “ se quello che facciamo non dovesse andarvi bene, sfiduciateci, poi ne parleremo”, probabilmente le citazioni potrebbero essere state pronunciate con parole anche diverse, ma il senso delle affermazioni è indubbiamente quello che abbiamo dato.


Un VERO segnale dei TEMPI CHE CAMBIANO ?